Il 23 Febbraio del 1996 usciva nelle sale inglesi uno dei film più irriverenti, discussi ed osannati della storia del cinema britannico: Trainspotting il film cult di Danny Boyle tratto dal romanzo omonimo di Irvine Welsh del 1993. Si dice sia stato girato e montato in sole 8 settimane.

Ambientato nella città scozzese di Edinburgo. Mark Renton (Ewan McGregor) ed il suo amico Spud (Ewen Bremner) corrono a perdifiato mentre alcuni vigilantes li inseguono perché colpevoli di aver commesso una rapina. Mentre corre, Rent (così viene soprannominato dagli amici) spiega il suo punto di vista sulla vita: Ha scelto di rinunciarvi, ha scelto di essere dipendente dall’eroina, assieme alla sua banda di amici: Sick Boy (Jonny Lee Miller), ossessionato da Sean Connery, Spud, goffo ma pacifico, Tommy (Kevin McKidd), onesto e sincero, e Francis Begbie (Robert Carlyle), delinquente abituale, alcoolizzato e tendenzialmente violento.

Un giorno Mark decide, riuscendovi, di disintossicarsi, emulato da Sick Boy. Ma i suoi problemi sentimentali con Lizzie e l’incontro con una ragazza più giovane, Diane, che lo costringerà ad avere rapporti sessuali con lei per poi confessargli di essere minorenne, riporterà Mark nell’incubo dell’eroina, assieme al suo fidato amico Sick Boy.

Dopo varie vicissitudini, tra cui la morte della figlia di Sick Boy causata dalla distrazione della mamma Allison (anche Lei tossicodipendente), Mark sarà costretto alla disintossicazione dalla sua stessa famiglia, che lo rinchiuderà forzatamente in casa; sarà un periodo durissimo per il ragazzo che inizierà ad avere potenti allucinazioni causate dall’astinenza.

Finita la cura forzata, Mark decide di trasferirsi a Londra e trova lavoro in un’agenzia immobiliare, iniziando a condurre una vita regolare e cominciando a risparmiare.

La sua serenità però ha breve durata: Begbie, ricercato per rapina, si trasferisce a casa sua, seguito poco dopo da Sick Boy, costringendolo a sopportare la loro indesiderata presenza.

A consacrare il successo del film fu anche (ma non solo) la colonna sonora, che spazia da hit come “Born Slippy” degli Underworld, Lust for Life di Iggy Pop, “Perfect Day” di Lou Reed, ai mostri sacri della new wave inglese, come i New Order e i Blondie.