Il 21 Giugno del 1948, la Columbia Records inventava il 33 Giri: per la prima volta i brani musicali potevano essere incisi su entrambi i lati del disco.

In principio fu il 78 giri, prima evoluzione commerciale del "disco fonografico" inventato nel 1894 dal tedesco Emile Berliner (ricordato anche come inventore del grammofono).

Quasi mezzo secolo dopo, la Columbia Records presentò al Waldorf-Astoria Hotel di New York un nuovo formato di disco in vinile che mutò radicalmente il mercato musicale.

Con il long playing (noto con l’acronimo LP) si introdusse la possibilità di incidere più brani su entrambe le facce del disco, il cui insieme cominciò ad essere definito album, ancor oggi utilizzato insieme all’acronimo LP per supporti moderni come il CD.

La dicitura “33 giri” derivava dal fatto che il disco veniva riprodotto a una velocità di 33 giri al minuto.

Un anno più tardi (1949) la RCA lanciò il primo singolo a 45 giri, un formato che decretò il successo dei juke-box, lanciati dalla Wurlitzer dopo la Seconda guerra mondiale.

Dopo avere retto la concorrenza delle musicassette, comparse a partire dalla metà degli anni Sessanta, il 33 giri andò definitivamente in pensione con l'avvento dei compact disc e della tecnologia digitale.