Il 9 Luglio del 2006 in Germania la nazionale italiana guidata dal ct Marcello Lippi, si laurea campione del mondo nella 18^ edizione del Campionato Mondiale di Calcio.

Il 12 Giugno l'esordio contro il temuto Ghana, la squadra più temuta del girone, e finisce 2 a 0, con le firme di Andrea Pirlo e Vincenzo Iaquinta.

Superato l’ostacolo africano, il 17 Giugno tocca agli americani. La partita sulla carta è una passeggiata ma diventa una lotta con il giovane e inesperto Daniele De Rossi che si fa espellere per una gomitata (e verrà squalificato per 5 partite), e con Alessandro Nesta che si infortuna e deve lasciare il posto, per tutto il resto della competizione, a Marco Materazzi. Firma l’1 a 0 Alberto Gilardino ma viene raggiunto da un’autorete di Cristian Zaccardo, l’unico gol che subirà Gigi Buffon su azione. 1 a 1 e il passaggio del turno rimandato alla terza giornata.

L’ultima partita del gruppo gli Azzurri giocano contro la Repubblica Ceca (22 Giugno), c’è lo spauracchio Brasile nei possibili abbinamenti degli ottavi e per evitarlo bisogna vincere. L’Italia ce la fa con due gol, il primo di Materazzi e il secondo di Inzaghi.

Il 22 Giugno agli ottavi troviamo l’Australia ed è un’altra partita combattuta. 0 a 0 fino al novantesimo, quando a pochi secondi dal finale Fabio Grosso inizia la sua avventura: cavalcata fino all’area di rigore avversaria, si stende in area (rigore generoso) e Francesco Totti realizza, chiudendo la partita con una vittoria di misura.

Il 30 Giugno ai quarti troviamo l’Ucraina di Shevchenko, riusciamo a superarla agevolmente per 3 a 0 con doppietta di Luca Toni e zampata finale di Gianluca Zambrotta che è decisamente il migliore in campo.

Il 4 Luglio in semifinale incontriamo i padroni di casa della Germania. Per i tedeschi noi siamo una bestia nera, ma nei tempi regolamentari finisce 0 a 0. Solo al secondo tempo supplementare Andrea Pirlo trova un tocco magico per Fabio Grosso che realizza a giro e corre via, incredulo, come Tardelli nel 1982. Manca una manciata di minuti e la Germania si riversa in attacco, proprio qua, su un capovolgimento di fronte, Gilardino mette Del Piero a tu per tu con il portiere tedesco e per il veterano della Juventus è un gioco da ragazzi insaccare. 0 a 2 e si va a Berlino per la finale.

Nella finalissima del 9 Luglio ci sono i cugini francesi. La partita inizia male, con un rigore che Zinedine Zidane realizza nel primo tempo. Si tratta dell’ultima partita della carriera del campione francese e la vuole onorare. Tocca a Marco Materazzi, nel secondo tempo, pareggiare con un’incornata che riporta la situazione in parità.

Soffriamo, fino al 115esimo, quando Zidane, stuzzicato da Materazzi, rifila una testata al difensore dell’Inter facendosi espellere. La chiusura della carriera per un grande campione diventa ingloriosa.

Si va ai rigori dove l’unico a sbagliare è lo juventino David Trezeguet. Finisce 5 a 3, con Fabio Grosso che realizza l’ultimo gol, quello che fa diventare azzurro il cielo di Berlino.

E' il quarto titolo per la nostra nazionale.