64 anni fa a Capanne di Careggine (in provincia di Lucca), nasce l'ex calciatore (ex difensore laterale o centrocampista) Marco Tardelli.

Ultimo di quattro fratelli, di famiglia di umili condizioni, figlio di un dipendente dell'Anas. Trasferitosi a Pisa, lavora come cameriere in piazza dei Miracoli e nel frattempo intraprende la carriera di calciatore.

E' cinque volte campione d'Italia con la Juventus, in maglia bianconera ha inoltre vinto tutte e tre le principali competizioni UEFA per club, divenendo uno dei primi tre giocatori (assieme ai suoi compagni di squadra e nazionale Antonio Cabrini e Gaetano Scirea) ad aver conseguito tale record, nonché il primo centrocampista in assoluto.

È campione del mondo nel 1982 con la Nazionale italiana, di cui indossa la maglia 81 volte, segnando sei reti.

Una di queste è la seconda rete dell'Italia nella finale dei Mondiali di Spagna '82 contro la Germania Ovest.

E rimasta nella memoria l'esultanza con cui festeggiò la sua rete in finale alla Germania Ovest: "l'urlo di Tardelli" è passato alla storia come l'immagine-simbolo del calcio italiano nonché, a livello mondiale, tra le maggiori icone sportive di sempre.

Nell'estate del 1987, quindi, Tardelli scioglie il contratto con l'Inter e passa al San Gallo, in Svizzera. Con i biancoverdi gioca per una stagione sola, per poi appendere definitivamente gli scarpini al chiodo.

Terminata la carriera da calciatore, il 21 settembre del 1989 viene nominato responsabile dell'Italia Under 16.

Ha iniziato così la carriera da allenatore, passando da piccole squadre come il Como e Cesena, fino ad arrivare alla massima serie con Inter e la Nazionale Italiana e d'Irlanda.

Oggi è opinionista sportivo della RAI.