55 anni fa a New York nel quartiere di Brooklin, nasce una delle leggende del basket americano: Michael Jeffrey Jordan.

E' cresciuto in una famiglia di umili origini: il padre lavorava come meccanico alla centrale elettrica e la madre era impiegata in banca.

E' il quarto di cinque figli, due fratelli (James R. Jordan Jr. e Larry) e due sorelle (Deloris, detta Sys e Roslyn).

Poco dopo la nascita di Michael, la famiglia si trasferisce nuovamente, questa volta a Wilmington, nella Carolina del Nord, dove il piccolo Michael cresce tra l'amore materno e l'ostilità del padre, che non perdeva occasione per schernirlo e per lamentarsi di lui; ostilità che, come dirà anni dopo lo stesso Michael, contribuirà ad alimentare la sua determinazione al miglioramento costante

Fin da piccolo è molto timido, al punto che frequenta per tre anni un corso di economia domestica, dove impara a cucire, spaventato dal fatto che, crescendo, non avrebbe mai trovato una donna con cui sposarsi.

Fortunatamente l'interesse per lo sport serve a incanalare tutte le sue energie: in compagnia del fratello Larry e della sorella Rasalyn pratica diverse attività sportive.

Studente medio, ma già atleta eccezionale, brilla nel basket, ma anche nel football americano (come quarterback) e nel baseball (come lanciatore).

Tutto questo però è insufficiente per l'allenatore di basket che decide di non inserirlo in squadra. Nonostante ciò le emergono le sue doti: nelle poche partite che riesce a giocare conquista in breve la fama di "dunker", a causa delle bellissime schiacciate che è in grado di effettuare.

Dopo un anno di duro lavoro viene inserito in prima squadra e diventa famoso in tutto lo stato tra i migliori giocatori del campionato scolastico.

A fine stagione la squadra di Wilmington è campione e per Micheal arriva la convocazione per la partita degli all-stars delle High School.

Partecipa alle Olimpiadi di Los Angeles, vince l'oro e arriva nella massima serie del basket americano: l'N.B.A. (National Basketball Association).

Tra gli anni 80 e gli anni 90 gioca nei Chicago Bulls dove vince ben sei volte il campionato.

Dopo una carriera di successi, e vari ripensamenti, decide di ritirarsi dal mondo del basket nel 2003.