Alle Scuderie del Castello Visconteo di Pavia fino al 5 Maggio 2019 una delle massime esponenti della cosiddetta street photography racconta con immagini profonde uno spaccato originale sulla vita americana della seconda metà del XX secolo.

Vivian Maier (1926-2009), singolare e misteriosa figura di artista, la ‘bambinaia-fotografa’, ha realizzato un numero impressionante di fotografie senza farle mai vedere a nessuno, come se volesse conservarle gelosamente per se stessa. Uno scatto unico per soggetto, sicura dell'inquadratura, una documentazione di situazioni di strada senza filtri che trasmettono un senso di universalità.

Nata da madre francese e padre austriaco, trascorse la sua giovinezza in Francia, dove iniziò a scattare le prime fotografie utilizzando una Kodak Brownie. Tornata nei natii Stati Uniti nel 1951, Vivian Maier cominciò a lavorare come bambinaia, affiancando a un impiego che non abbandonerà mai l’attività di fotografa amatoriale, nelle strade della Grande Mela e di Chicago alla ricerca dei dettagli e delle atmosfere che impregnano i suoi scatti.

Il percorso espositivo propone un racconto per immagini composto da oltre cento fotografie in bianco e nero e a colori, oltre che da pellicole super 8 mm, scelti tra gli oltre 150.000 negativi e 3.000 stampe che costituiscono il suo patrimonio. Non mancano i celebri autoritratti in cui il suo sguardo severo si riflette negli specchi, nelle vetrine e la sua lunga ombra invade l’obiettivo come se volesse presentarsi al pubblico che non ha mai voluto o potuto incontrare.

Vivian-Maier-Self-portrait-1953
Vivian Maier - Autoritratto -1953