In Via San Felice, nel cuore della Bologna antica, a due passi dalle due torri e da Piazza Maggiore, sorge Palazzo Pallavicini.
Originario del XV° secolo e già appartenuto a nobili famiglie bolognesi come i Villa, i Volta ed i Marsili. Nel 1557 venne acquistato dalla famiglia Isolani che, secondo lo storico Guidicini, conferì all’architettura interna del palazzo specifica dignità utilizzando l’opera degli architetti Paolo Canali e Luigi Casali.
Nel 1681 fu rilevato dai fratelli Girolamo e Carl’Antonio Alamandini che, per eredità, lasciarono alla sorella Veronica, sposata con Paolo Bolognetti, sia il Palazzo che la Villa di Croce del Biacco a Bologna.
La proprietà, intorno alla seconda metà del '700, passò da Ferdinando Bolognetti Alamandini al maresciallo Gian Luca Pallavicini, consigliere di stato dell’imperatrice d’Austria Maria Teresa e governatore generale della Lombardia.
I saloni del Palazzo, che si sviluppano su una superficie di circa 1800 mq, sono riccamente affrescati, ornati da splendidi stucchi e ospitano opere del Burrini, Zanotti, Minozzi e Barozzi.
Da ricordare che, nella splendida “sala della musica” il 26 marzo 1770 si esibì l’allora quattordicenne fanciullo prodigio Wolfgang Amadeus Mozart.
Cinquecento anni di storia di Palazzo Pallavicini e duemila metri quadrati di arte e comodità per la residenza e gli affari.