Frazione del Comune di Rivergaro, nella provincia di Piacenza (Emilia Romagna).
Il nome significa probabilmente "al di là del Diara", affluente del Fiume Trebbia.
Nell'877 d.C. l'imperatrice del Sacro Romano Impero e regina d'Italia, Angilberga d'Alsazia, moglie dell'imperatore e re Ludovico II, dettò un testamento nel quale dispose che tutte le sue sostanze presenti e future, andassero a profitto del monastero di San Sisto di Piacenza, con tutte le case, le cose, le famiglie dei servi della gleba.
Il monastero benedettino femminile, era stato fondato fra l'852 e l'874 grazie all'intervento di Angilberga, che poi nell'896 ne divenne badessa.
Nel testamento viene indicato anche l'abitato di Pieve Dugliara.
La solenne Pieve di San Pietro è del IX secolo. Segnalata nel 1572 e riedificata nel 1722, ha una facciata monocuspide, una poderosa torre campanaria con base del XVI secolo. L'interno è a tre navate a croce latina, arricchito da decorazioni.
La piccola frazione si trova alla periferia del comune di Rivergaro ed è raggiungibile in circa 25 km anche attraverso la Ciclovia del Trebbia che parte dalla Stazione Ferroviaria di Piacenza, attraversa il centro storico, si dirige a sud verso le colline, percorre la campagna, fra stradine, vecchi mulini, canali irrigui e parte del greto del Fiume Trebbia, dove si trovano aree di sosta attrezzate.