Svolge un ruolo fondamentale nella vita culturale milanese e nazionale.

Nel 1801 la Società teatrale della Casa Carcano decide di trovar spazio per un nuovo grande teatro. L’area è quella dell’ex convento di San Lazzaro, acquistata da Giuseppe Carcano. L’architetto, un giovane d’ingegno, Luigi Canonica, prende a modello la Scala e il Teatro della Cannobiana. Il Teatro Carcano ha quattro ordini di palchi, volta decorata a stucchi e dorature, un medaglione centrale, ornamenti dappertutto di tipo neoclassico. Posti dai 1200 ai 1500. È un teatro celebrativo, per una elite che ha visto passare la Rivoluzione, ma ha anche avvertito il principio di restaurazione insito nell’impero Napoleonico.