Inaugurato nella sua nuova stagione il 25 ottobre 2000 dopo i lavori di restauro che hanno riportato platea e palchi all’antico splendore, può essere definito una presenza storica nel percorso culturale di Piacenza. L’edificio di via Santa Franca, che nel 1908 fu assegnato alla Società Filodrammatica Piacentina – sodalizio sorto nel 1825 e riconosciuto con decreto ufficiale da Maria Luigia d’Austria –, fu costruito nel cinquecento e svolse, nei secoli, funzioni ben diverse.

La sua origine risale al 1549 quando le monache cistercensi di Santa Franca avviarono la costruzione di una chiesa all’incrocio tra via San Siro e via Solferino (l’attuale Via Santa Franca), dove poter trasportare il corpo della loro patrona. La chiesa era a pianta basilicale con una sola navata coperta da una volta a botte. Di fianco alla chiesa fu realizzato il convento per le monache attualmente trasformato in sede del Conservatorio e dedicato al musicista piacentino Giuseppe Nicolini.
In seguito alla soppressione del convento ordinata da Napoleone, l’edificio – comprensivo di chiesa e monastero – passò sotto l’egida del demanio, sino a quando Maria Luigia d’Austria lo concesse al Comune di Piacenza che lo destinò a usi militari: Guardia Nazionale, Vigili del fuoco e Genio militare austriaco abitarono il complesso. In seguito fu adibito a sede di una scuola di musica prima e di una tipografia poi.

Fu nei primi anni del 900 che la ex chiesa di Santa Franca fu convertita in teatro, con l’inserimento di una platea con loggiato e un ampio palcoscenico.
La facciata, in stile Liberty, è opera dell’ingegner Gazzola.Il Teatro dei Filodrammatici, inaugurato nel 1908, rimase attivo fino agli anni Ottanta, quando il tetto cominciò a scricchiolare e a perdere calcinacci, rendendo necessaria una lunga e forzata chiusura per i lavori di restauro, che si conclusero solo nel settembre del 2000.Attualmente il teatro può accogliere poco meno di 300 spettatori.