Il complesso di vigna e giardini denominato “Villa della Regina” fu edificato sulla collina di Torino all’inizio del Seicento per volere del principe cardinale Maurizio di Savoia, figlio del duca Carlo Emanuele I.

A partire dal 1657 su richiesta della moglie Ludovica, sposata nel 1642, vennero ampliati i fabbricati e i giardini, aggiornando le decorazioni e gli arredi.

Nel 1692 la proprietà passò, per legato testamentario di Ludovica, ad Anna d’Orléans, moglie di Vittorio Amedeo II duca di Savoia, che dispose importanti interventi in quella che, dopo l’assunzione del titolo regio, sarà chiamata Villa della Regina.

Sotto la guida di Filippo Juvarra e in seguito di Giovanni Pietro Baroni di Tavigliano molti grandi artisti dell’epoca presero parte ai lavori trasformando il complesso in una grandiosa costruzione con arredi di pregio, saloni maestralmente affrescati e progettando il parco su più livelli caratterizzato da giardini all’italiana, padiglioni aulici, grotte e giochi d’acqua.

Nel 1868 la Villa della Regina fu donata da Vittorio Emanuele II all’Istituto per le Figlie dei Militari mentre nel corso del Novecento, a causa di mancata manutenzione e ingenti danni dovuti ai bombardamenti della seconda guerra mondiale, il complesso fu compromesso e restò in una situazione di abbandono e degrado fino alla fine degli anni Novanta.

Dopo anni di lavori e un complesso progetto di restauro, Villa della Regina è stata riaperta al pubblico nell’estate del 2006.

Attualmente è possibile visitare i bellissimi giardini e le sale presenti nel piano nobile della Villa.