Un’atmosfera veramente speciale il “reading” dello scrittore Matteo Corradini – curatore della nuova edizione BUR del Diario di Anne Frank – accompagnato dalle note di Marcella Carboni (arpa) e di Enrico Fink (flauto traverso, voce), e sullo sfondo dalle immagini della protagonista Anne.

Matteo Corradini (Ph Pro Loco Borgonovo Val Tidone)
Matteo Corradini (Ph Pro Loco Borgonovo Val Tidone)

Un folto pubblico di compaesani dello scrittore (Matteo Corradini è di Borgonovo Val Tidone, in provincia di Piacenza, sede dell’evento organizzato dalla Pro Loco e l’ANPI Piacenza in collaborazione con il Comune- Lunedì sera, 30 Gennaio 2017).
Un ascolto partecipato delle parole di Anne, che danno senso alla clandestinità e permettono di far nascere la speranza da un’interpretazione spirituale degli eventi.

Enrico Fink-Marcella Carboni (Ph Pro Loco Borgonovo Val Tidone)
Enrico Fink-Marcella Carboni (Ph Pro Loco Borgonovo Val Tidone)

Ecco gli ingredienti di una serata che ha fatto “dialogare” Annelies Marie Frank, universalmente nota come Anne, con la musica composta all’epoca del ghetto ed il silenzioso pubblico, in parte tornato sui banchi di scuola. Tutto molto essenziale, in punta di piedi, con il rispetto che si deve nel leggere un diario, ed è ciò che ha fatto Matteo Corradini riportando il testo alla versione originaria: “Oggi Anne avrebbe ottantotto anni – esordisce lo scrittore – e sarebbe una signora allegra non necessariamente una scrittrice come si dice, perché lei stessa scrive che voleva essere pattinatrice su ghiaccio e tanto altro”. Nata nel 1929 a Francoforte sul Meno ebrea tedesca, trova nascondiglio e rifugio con la famiglia ad Amsterdam in Olanda, nel tentativo di salvarsi dalle persecuzioni razziali della Germania nazista. Scrive un diario e numerosi racconti per più di due anni. Arrestata e deportata, muore di tifo nel lager di Bergen-Belsen nel febbraio 1945.

Copertina del Libro
Copertina del Libro

Un Reading & Musica della Memoria che invita a guardare l’attualià, come sottolinea lo scrittore: “Anne è facile da difendere: bianca, europea, acculturata, di buona famiglia, ben vestita… Eppure tante persone in Italia vivono la stessa paura, la stessa angoscia, la stessa solitudine, in forme diverse. E magari non sono persone così bianche, europee, acculturate e di buona famiglia.
Anne Frank non si può più salvare. Possiamo salvarne solo il ricordo ed è molto semplice, per quanto è celebre. Ma il presente è fatto di persone che possono ancora essere salvate. La nostra generazione ha una grande responsabilità sul nostro tempo: non dimenticarsi di nessuno, mantenere nel cuore l’idea che ogni persona ha un valore inestimabile
”.(Matteo Corradini)