E' la mostra scelta dal Museo delle Culture per celebrare il Novecento Italiano, aderendo al palinsesto artistico-culturale che il Comune di Milano dedica quest’anno a questo importante momento storico e si inserisce all’interno del progetto culturale “Geografie del Futuro”, un racconto sul “sapere geografico” inteso come rilevamento di territori e di culture letti attraverso la lente di diverse discipline di studio.

Attraverso tre mostre che partiranno dal 28 Settembre per terminare il 14 Aprile 2019 (oltre a “Capitani coraggiosi”, le mostre “Se a parlare non resta che il fiume” e “The art of Banksy. A visual protest”) il Museo delle Culture rifletterà insieme ai visitatori sul tema della disciplina geografia, cercando di capire quali tipi di “geografie” definiranno i confini della nostra conoscenza del mondo nel futuro.

“Capitani coraggiosi” è un racconto immersivo sulle frontiere delle esplorazioni novecentesche progettate negli ambienti scientifici ed intellettuali milanesi e lombardi, toccando le vette, lo spazio, gli abissi e la terra più profonda, ovvero gli ultimi confini geografici indagati dagli esploratori professionisti in un periodo - quello dai primi decenni del ‘900 a oggi - in cui la mappatura delle terre emerse era ormai stata completata dal lavoro dei pionieri ottocenteschi.

L'ampio ed eterogeneo patrimonio della mostra, curata da un comitato scientifico interdisciplinare composto da Franco Farinelli, Anna Maria Montaldo, Carolina Orsini e Anna Antonini, è valorizzato e reso fruibile grazie ad un allestimento multimediale curato da Karmachina in collaborazione con Angelo Linzalata e Marina Cinciripini e con la partecipazione degli studenti del Master in Visual Arts for the digital Age di IED Istituto Europeo di Design. L’allestimento scenografico e una straordinaria selezione di opere originali faranno sognare il pubblico raccontando, tra le altre avventure, la conquista del K2 del 1954, la trasvolata delle Alpi in pallone di Celestino Usuelli, lo studio di Marte e le profondità delle grotte lombarde, ultima frontiera inesplorata della terra. Una galleria di video interviste spiegherà il futuro della geografia e del rapporto tra l’uomo con lo spazio materiale e simbolico che lo circonda attraverso la testimonianza di alcuni, celebri, “esploratori” moderni.

Non poteva che essere il MUDEC il museo più adatto a ospitare una mostra sui confini della “disciplina geografia”. La collezione permanente del Museo delle Culture è infatti strettamente legata alla storia dell’esplorazione.

L'esposizione, accompagnata da un catalogo e da una audio-guida, è aggratis e sarà visitabile fino al 10 febbraio 2019.

Orari:
Lunedì 14.30‐19.30
Martedì, Mercoledì, Venerdì e Domenica 09.30‐19.30
Giovedì e Sabato 9.30‐22.30