Milano Musica e il Teatro alla Scala, insieme agli artisti ospiti del festival, dedicano i concerti alla pace e ai valori democratici di umanità, fratellanza e solidarietà tra i popoli. Il 10% degli incassi di tutto il Festival sarà destinato al Fondo #MilanoAiutaUcraina promosso da Fondazione di Comunità Milano onlus.

Il 31° Festival Milano Musica si apre con un cambiamento forte, dopo la felice esplorazione del Trentennale. A partire dal 2022, e per gli anni successivi – dopo una prima sperimentazione nel 2021 – il Festival, tradizionalmente organizzato in autunno, verrà stabilmente programmato in primavera.

Dopo accurata analisi, si è ritenuto di sostenere l’impegno artistico e organizzativo per perseguire un più efficace impatto locale e internazionale e un rinnovato coinvolgimento del pubblico.

Una scelta che ha già permesso in questa edizione di collaborare con alcuni tra i principali Festival internazionali, Acht Brücken-Musik für Köln di Colonia e ManiFeste a Parigi.

Si tratta peraltro di un ritorno alle origini… la Settimana Boulez del 1990 si era infatti tenuta nel mese di giugno, e così i primi festival.

Le prospettive al futuro dell’Associazione trovano una sintesi nel nuovo logo, un disegno di György Kurtág gentilmente concesso dall’autore, che ne esprime il gesto creativo, profondamente etico, antidogmatico e rigorosamente libero.

Dal 7 maggio all’11 giugno, con oltre 20 appuntamenti, concerti sinfonici e da camera, musica elettronica e video, teatro musicale, performance dedicate ai bambini, il 31° Festival presenta 10 prime esecuzioni assolute e 16 prime in Italia, incluse 3 commissioni e 6 co-commissioni internazionali.

SUONI D’OMBRA Orfeo, Euridice, Hermes riunisce compositori e compositrici di diverse generazioni, attivi e riconosciuti a livello internazionale.

Il titolo scelto si ispira a due versioni del mito di Orfeo, entrambe in programma: l’opera So you… (Hermes, Orpheus, Euridyce) di Alvin Lucier, grande sperimentatore di suoni, e il teatro musicale di Eurydice di Dmitri Kourliandski.

Perché la musica, anche quella del nostro presente, pur nella varietà delle sue espressioni, ritorna incessantemente a questo mito, che è dialogo con le ombre e sogno di salvezza.

Le diverse voci degli artisti del Festival sollecitano le possibili prospettive individuali e collettive di percezione e interpretazione del presente.

Tre percorsi tracciano il viaggio degli ascoltatori all’interno del programma. La voce e l’ombra è un’esplorazione della vocalità contemporanea, da Sciarrino a Kourliandski a Gervasoni.

L’ombra dei suoni propone indagini sulla percezione del suono, anche attraverso percorsi installativi, a partire dalla giornata interamente dedicata ad Alvin Lucier e mette a confronto radicali ricerche sul suono acustico e su quello elettronico, da Bernard Parmegiani a Filippo Perocco, Martin Smolka e Anna Zaradny.

In dialogo estende la dimensione dialogica di Dialog: Ich und Du di Sofija Gubajdulina, in prima italiana, con Vadim Repin al violino, a un confronto tra compositori di diverse generazioni, da Helmut Lachenmann a Thomas Adès, Rebecca Saunders fino ai più giovani, e già affermati in Europa, Sarah Nemtsov, Lisa Streich e Yair Klartag, per la prima volta presenti al Festival.

31° Festival Milano Musica: programma concerti dal 7 maggio all’11 giugno

Il Festival apre con due giornate alla Fabbrica del Vapore, sabato 7 maggio e domenica 8 maggio, per festeggiare i vent’anni di mdi ensemble, a lungo artist in residence al Festival, e riconosciuto anche dal Premio Abbiati nel 2021.

La prima giornata di concerti è dedicata al compositore Alvin Lucier recentemente scomparso all’età di 90 anni.

Sperimentatore poetico e audace, Lucier ha contribuito a trasformare l’idea stessa di musica, reimmaginandola come esplorazione della natura acustica del suono e dello spazio.

Gli appuntamenti pomeridiani sono dedicati a lavori cameristici, mentre nel concerto serale viene presentata, in prima italiana, So you…(Hermes, Orpheus, Eurydice), una sorprendente mini opera senza azione ispirata al mito di Orfeo, per voce, clarinetto, violoncello, oggetti risonanti ed elettronica con il soprano Livia Rado e mdi ensemble.

Il giorno successivo sempre alla Fabbrica del Vapore il Festival prosegue con la prima esecuzione assoluta di Una lettera e sei canti per voce e sei musici di Salvatore Sciarrino affidata all’interpretazione di Livia Rado con mdi ensemble per il quale è stato scritto.

Una co-commissione di Milano Musica, Montréal/Nouvelles Musiques e Acht Brücken | Musik für Köln. In programma anche la prima assoluta di Invenzioni (Solo V) per pianoforte acustico e suo doppio sintetico di Stefano Pierini, commissione di Milano Musica, e la prima italiana di Francesca per ensemble di Lisa Streich.

Il concerto è preceduto, alle ore 18, da un incontro con Salvatore Sciarrino su Vanitas, natura morta in un atto per voce, violoncello e pianoforte, realizzato nell’ambito delle attività di m2c Istituto di Musica Moderna e contemporanea del Conservatorio G. Verdi di Milano.

Nelle due mattinate del weekend, Milano Musica si rivolge anche al pubblico più giovane con i Cicloconcerti per macchine sonore, in collaborazione con Teatro Pane e Mate e mdi ensemble, dedicati a piccoli gruppi di bambini a partire dai tre anni.

Attesa la prima esecuzione in Italia del Trio per archi n.2 di Helmut Lachenmann, mercoledì 11 maggio all’Auditorium San Fedele, protagonista il celebre Ensemble Recherche.

Il nuovo brano per trio d’archi del grande compositore tedesco è frutto di una co-commissione internazionale tra Milano Musica, Ensemble Recherche, Westdeutscher Rundfunk, Lucerne Festival, Françoise e Jean-Philippe Billarant (IRCAM Paris), Festival Wien Modern e con il sostegno di Ernst von Siemens Musikstiftung.

Presenti altre tre prime esecuzioni italiane: Pros mathematikous per clarinetto, flauto, violino, viola e violoncello, A Villa in the Jungle per pianoforte, flauto, clarinetto basso, violino, violoncello di Yair Klartag e Orpheus Falling per ensemble di Sarah Nemtsov.

Infine, in prima assoluta, Ensembletrilogie II: Cloud di Sergej Newski.

Venerdì 13 maggio e domenica 15 maggio all’Auditorium di Milano, in coproduzione con la Fondazione Orchestra e Coro Sinfonico G. Verdi di Milano, la grande musica sinfonica del ‘900 nell’ambito della stagione sinfonica.

Con laVerdi diretta da Stanislav Kochanovsky e il soprano Lucja Szablewska, in programma Musique funèbre Muzyka zalobna per orchestra d’archi e Chantefleurs et Chantefables per soprano e orchestra di Witold Lutoslawski, accanto al noto Divertimento BB118 per orchestra d’archi di Béla Bartók.

Al Teatro alla Scala, lunedì 16 maggio, il violinista Vadim Repin con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai guidata da Pedro Amaral, presenta in prima esecuzione in Italia Dialog: Ich und Du di Sofija Gubajdulina e La Sindone di Arvo Pärt, entrambi dedicati allo stesso Repin.

Vadim Repin dedica il concerto alla pace, ai valori democratici di umanità, fratellanza e solidarietà tra i popoli e generosamente, come già Maurizio Pollini nel 2021, lo dona a Milano Musica per la commissione di nuove opere sostenendo il “Fondo per la nuova musica” istituito dall’Associazione.

Tale gesto onora Milano Musica e testimonia il riconoscimento da parte degli artisti dell’importanza del sostegno alla creazione artistica. In programma anche l’ultimo lavoro sinfonico di Dmitrij Šostakóvic, la Sinfonia n.15 in la maggiore op. 141.

Il concerto è preceduto da una conversazione con Franco Pulcini alle ore 19 nel ridotto dei palchi “Arturo Toscanini”.

Dopo la prima assoluta del balletto Madina al Teatro alla Scala nell’autunno 2021, il Festival programma, venerdì 20 maggio al Conservatorio di Milano, la prima esecuzione della Sonata n.2 per pianoforte di Fabio Vacchi, commissionata dalla Fondazione Umberto Micheli, nell’interpretazione di Andrea Lucchesini.

Il programma del recital pianistico prevede anche Six Encores per pianoforte di Luciano Berio, del quale Lucchesini è interprete di riferimento, Sonata per pianoforte BB88 di Béla Bartók e Davidsbündlertänze op. 6, diciotto pezzi caratteristici per pianoforte di Robert Schumann.

Il concerto è preceduto alle ore 18 da un incontro in collaborazione con Piano City Milano: una Piano Lesson dedicata a L’interprete e il compositore, con Andrea Lucchesini e Fabio Vacchi in conversazione con Oreste Bossini.

Domenica 22 maggio in Santeria Toscana 31 protagonisti due solisti de Les Percussions de Strasbourg con un originale progetto di scambio interculturale con il Mozambico che prosegue le attività di Milano Musica in collaborazione con Music Fund iniziate nel 2011.

In programma due prime esecuzioni assolute: Kobi per mbira aumentata e lastre di metallo di Carmine Emanuele Cella e À Corps Perdu per gran cassa aumentata e percussioni in metallo di Michelangelo Lupone.

Dopo il debutto al Festival Acht Brücken di Colonia, Milano Musica presenta in prima italiana il 24 maggio in Pirelli HangarBicocca, il nuovo progetto per voce, contrabbasso ed elettronica di Florentin Ginot e Juliet Fraser, We are all lichens.

In programma All is Ceiled di Martin Smolka e Euphorias of Furies di Anna Zaradny. Produzione HowNow, a cura di Juliet Fraser e Florentin Ginot in coproduzione con Acht Brücken | Musik für Köln, GMEA – Centre National de Création Musicale, con il sostegno di Ernst von Siemens Musikstiftung e di SACEM.

Venerdì 27 maggio e sabato 28, due lavori di musica elettronica di Bernard Parmegiani, Pour en finir avec le pouvoir d’Orphée II e Au gré du souffle le son s’envole, in dialogo con i realtime visuals di Andrew Quinn, nella Sala Immersiva di MEET Digital Culture Center, con cui il Festival rafforza la collaborazione inaugurata lo scorso anno.

Il celebre Quatuor Diotima debutta al Teatro alla Scala lunedì 30 maggio presentando con il clarinettista Mark Simpson la prima italiana di Alchymia di Thomas Adès, a preludio dell’allestimento scaligero dell’opera The Tempest in scena a novembre 2022.

In programma anche la prima italiana di Rebecca Saunders, Unbreathed per quartetto d’archi. Due autori di oggi in dialogo con l’ultimo Quartetto per archi n.16 op.135 di Ludwig van Beethoven.

Introduce il concerto, alle ore 19, una conversazione con Gianluigi Mattietti.

Torna in ItaliaT&Mper Eurydice, Une expérience du noir, opera per voce ed elettronica scritta da Dmitri Kourliandski nel 2020 su una lirica di Nastya Rodionova, in scena al Teatro Elfo Puccini martedì 31 maggio.

Il soprano Jeanne Crousaud è interprete di una moderna Euridice, una donna sola, perduta nel tempo e nei labirinti di una città che le è estranea.

Orfeo, è un ruolo danzante che Antoine Gindt, regista dell’opera, ha voluto affidare a Dominique Mercy, storico collaboratore di Pina Bausch, e suo partner in Orpheus und Eurydike: Frühlingsopfer (1975).

Mercoledì 1° giugno nella Sala delle Otto colonne di Palazzo Reale protagonista il contrabbasso di Dario Calderone che si trasforma “in una scatola magica, di colori certamente, ma anche di polifonie”.

Due i lavori in programma: Simas in prima esecuzione assoluta di Alberto Posadas e Voyage That Never Ends di Stefano Scodanibbio.

Il nuovo brano di Posadas è frutto di una co-commissione internazionale tra Milano Musica, De Link-Nieuwe Muziek Tilburg e November Music.

Dopo il successo del 2021, torna in Italia, martedì 7 giugno all’Auditorium San Fedele, l’Ensemble Interface di Francoforte con un concerto monografico interamente dedicato al compositore Filippo Perocco, con al centro la prima esecuzione assoluta di Filigrana per ensemble, commissione di Milano Musica.

Alla Fabbrica del Vapore il 9 giugno Il teatro dell’ironia: La donna seduta di Copi. Cinque soliloqui, in prima assoluta.

Si conclude così la nuova edizione di Teatro della Voce, workshop a cura di Laura Catrani e Gabriele Manca, con la partecipazione del Quartetto Azione Improvvisa. Progetto del Conservatorio G. Verdi di Milano con la collaborazione di Milano Musica.

La prima esecuzione assoluta di De Tinieblas, il nuovo lavoro per coro misto ed elettronica di Stefano Gervasoni commissione IRCAM-Centre Pompidou con il sostegno del Ministère de la Culture, accostato ai Tenebrae responsoria di Tomás Luis de Victoria, chiude il Festival sabato 11 giugno nella Chiesa di San Marco.

Con l’SWR Vokalensemble diretto da Yuval Weinberg e l’elettronica IRCAM, in attesa della successiva prima parigina al Festival Manifeste.

Questo progetto inaugura la collaborazione con l’Accademia di Musica Antica di Milano AMAMI.