Dall’8 al 26 febbraio 2021, in occasione del Giorno del Ricordo che si celebra il 10 febbraio, le vetrine dell’Ufficio relazioni con il pubblico del Consiglio regionale (in via Arsenale 14G angolo via Lascaris a Torino) ospitano i sedici pannelli espositivi della mostra fotografica “L’Istria, l’Italia, il mondo. Storia di un esodo: istriani, fiumani e dalmati a Torino”.

“Le foibe e l’esodo dal confine orientale costituiscono una pagina drammatica della storia italiana, una ‘sciagura nazionale’ come l’ha definita il Presidente Mattarella. Il Giorno del Ricordo – afferma Mauro Salizzoni, vicepresidente del Consiglio regionale delegato al Comitato Resistenza e Costituzione – è una preziosa occasione per approfondire, commemorare e condividere una memoria comune. Furono migliaia e migliaia i profughi costretti ad abbandonare Istria, Dalmazia e Venezia Giulia. Il Piemonte fu la seconda regione d’Italia per numero di arrivi: alla fine del 1946 a Torino risiedevano 343 cittadini provenienti dai quei territori, dieci anni dopo erano più di 8 mila. Erano italiani ma in Italia si sentirono esuli. Troppo spesso accolti con indifferenza, talvolta con ostilità e ospitati in strutture in disuso. Questa mostra e le altre iniziative rendono omaggio a italiani esuli in patria, raccontandoci pagine di storia e di umanità”.

L’esodo di gran parte della popolazione italiana dell’Istria di Fiume e della Dalmazia, rappresenta uno dei passaggi più travagliati della storia contemporanea italiana. Uno spostamento forzato di popolazione che ha coinvolto il 90% del gruppo nazionale italiano in terra jugoslava, costretto a lasciare la propria terra nativa e a dirigersi verso i territori italiani, dove trova posto all’interno dei molti campi profughi sparsi nella penisola, oppure migra verso mete più lontane come l’Australia o il continente americano. Una traiettoria che ha toccato in modo significativo anche Torino. Ed è proprio l’analisi della parabola dei profughi istriani fiumani e dalmati all’interno del contesto torinese che la mostra si propone di analizzare.

Nelle vetrine dell’Urp esposti anche alcuni volumi della biblioteca della Regione Piemonte “Umberto Eco” sull’esodo dal confine orientale, disponibili per il prestito su prenotazione.