Al Mauto una mostra dedicata ai 70 anni del mito torinese Lancia Aurelia, uno straordinario percorso espositivo, che si chiuderà il 3 maggio, articolato su due piani che racconta, con il contributo di 18 esemplari d’eccezione – di serie e fuoriserie – l’evoluzione del modello presentato per la prima volta al pubblico proprio a Torino nel 1950.

Già a partire da quella prima apparizione, grazie al fortunato sodalizio creativo e stilistico con Battista Pinin Farina, la Lancia Aurelia si impone agli occhi di tutto il mondo come espressione di pura eleganza: tale fu il suo successo, che divenne anche protagonista di film famosi come “Il sorpasso” con Vittorio Gassman e “Et Dieu crèa la femme” con Brigitte Bardot, che la consacrarono icona di stile a livello internazionale.

I suoi contenuti tecnologici hanno affermato il marchio Lancia come sinonimo di prestazioni e sportività, e fatto innamorare dell’Aurelia intere schiere di appassionati collezionisti. Lancia si avvalse inoltre della preziosa collaborazione di fornitori altamente specializzati. Tra questi Nardi, i cui collettori di aspirazione, a due e a sei carburatori, hanno esaltato le prestazioni dei motori Aurelia, migliorandone potenza, ripresa e velocità, e i cui eleganti volanti hanno consacrato lo stile italiano, e Pirelli, che nel 1951 lanciò con perfetto tempismo il Cinturato, innovativo pneumatico a struttura radiale, mettendo al servizio di tutte le serie Aurelia una maggiore precisione di guida e una migliore tenuta di strada.

Una vettura “da città”, le cui linee sportive accolgono un motore e una meccanica che la rendono altamente prestazionale anche in gara. L’Aurelia ottiene infatti straordinarie affermazioni nelle più importanti gare dell’epoca: Mille Miglia, Targa Florio, Giro di Sicilia, 24 Ore di Le Mans, Coppa d’Oro delle Dolomiti, e altre ancora.

Amata da Hemingway e da Fausto Coppi, lodata da Juan Manuel Fangio, la Lancia Aurelia è giustamente considerata “un momento magico nell'evoluzione dell'automobile” come spiega Massimo Fila Robattino, curatore della mostra.

Lunedì: dalle 10 alle 14.
Martedì/Domenica: dalle 10 alle 19