Quasicristalli - Intrecci segreti fra natura, scienza e arte

Dall'1 al 30 Settembre 2018 nel Salone d'Onore del Museo Geologico Giuseppe Cortesi a Castell'Arquato.

Una mostra, un video

Ideazione del progetto: Ugo Locatelli

Curatori: Carlo Francou, Luca Nicotra

All’origine del Progetto ci sono elementi “vietati” dalla scienza ufficiale finché non sono stati trovati, prima in laboratorio e successivamente in natura, grazie all’intuizione del geologo toscano Luca Bindi.
Il Progetto è rivolto alla scoperta e osservazione di qualità impreviste e di un intreccio olistico fra natura, scienza, arte e filosofia, che possono acuire la sensazione di meraviglia in ogni osservatore.
Fino agli anni Ottanta si credeva che non ci fossero vie di mezzo tra il perfetto ordine e il totale disordine nella disposizione degli atomi che formano la materia. Invece non è così.
Il fisico israeliano Daniel Shechtman, premio Nobel per la chimica nel 2011, ha scoperto nel 1982 materiali in cui gli atomi si dispongono in un modo che si può definire “quasi” ordinato oppure “quasi” disordinato. Per queste loro proprietà di organizzazione atomica regolare - che però, a differenza di quanto accade nei cristalli “normali” non si ripete - sono stati chiamati “quasicristalli”.
I ricercatori Peter J. Lu (Harvard University) e Paul Steinhardt (Princeton University) hanno in seguito accertato che questa conformazione aperiodica corrisponde al disegno dei mosaici del Palazzo Alhambra in Spagna, della Darb-i Imam Shrine in Iran, e ad altri (XIV sec.).
La si può inoltre collegare agli studi che il matematico, fisico e cosmologo inglese Roger Penrose aveva intrapreso negli anni Settanta sulla tassellatura del piano con mosaici aperiodici.

Luca Bindi ha ricevuto il premio del Presidente della Repubblica per la scienza 2015, ed è lo scopritore del primo quasicristallo naturale.
Docente presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Firenze e ricercatore associato all’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR, ha trovato con il suo team, nella collezione mineralogica, il primo quasicristallo naturale, un campione di roccia proveniente dai monti Koryak in Russia. E’ parte di un meteorite che ha impattato la Terra circa 15.000 anni fa, probabilmente originato 4,57 miliardi di anni fa durante la formazione del nostro sistema solare.

Una MOstra nella Mostra: Micromount, frammenti da una collezione
In occasione della rassegna “Quasicristalli” vengono presentati in parallelo con i pannelli espositivi 21 tra i più significativi microminerali (micromount) facenti parte della collezione “Licio Tezza” conservata nel Museo geologico, una raccolta di circa 4.500 reperti di piccole dimensioni ma di grande interesse scientifico. Non bisogna infatti dimenticare che la scoperta dei Quasicristalli è stata resa possibile grazie a un minuscolo frammento conservato presso il Museo dell’Università di Firenze.
Una scoperta decisiva per il progresso scientifico non solo in campo mineralogico, fatta grazie alla conservazione di raccolte di studio che costituiscono una inesauribile fonte di conoscenza per studiosi e ricercatori di oggi e di domani.