Torna la Festa delle Rose dall'1 al 3 Giugno nel piccolo centro abitato di Trevozzo in Val Tidone. Nell'estremo ovest dell'Emilia Romagna, la valle è nota come il balcone fiorito di Milano, che dista circa 80 km , proprio per i variopinti colori dei cespugli di rose diffuse nei giardini e in testa ai filari di vite.

TREVOZZO

Oltre ad essere una pianta ornamentale, la rosa può svolgere una funzione preventiva nei vigneti, perché manifesta i sintomi di eventuali carenze minerali o di patologie. E' un “termometro” che controlla lo stato di salute del filare favorendo l’intervento rapido. Oggi si utilizzano sistemi scientifici di analisi e previsioni della diffusione dei parassiti, ma le rose sono rimaste, anzi si stanno diffondendo, soprattutto tra coloro particolarmente attenti alla difesa delle tradizioni passate e alla salvaguardia dei naturali cicli biologici della pianta, senza ricorrere a forzature o a moderne tecniche invasive. In questo modo è possibile ottenere dei frutti sani e genuini ed un prodotto biologico e di qualità.

E' elegante, probabilmente il primo pensiero che arriva alla nostra mente quando si tratta di fare un regalo ad una donna, mentre nella tradizione religiosa cattolica la rosa viene benedetta e donata alle mamme, poiché è il fiore simbolo dell’amore. Questa tradizione viene rinnovata con una rosa benedetta data in omaggio alle donne presenti domenica alla festa.

Ha significati e simboli diversi secondo l'epoca e il luogo, legati anche al colore, ma  è il profumo la caratteristica principale che sta racchiusa nel suo nome.

«Che cosa c'è in un nome?
Ciò che noi chiamiamo con il nome di rosa,
anche se lo chiamassimo con un altro nome,
serberebbe pur sempre lo stesso dolce profumo
»

(William Shakespeare, Romeo e Giulietta)