Il 1984 è l'anno del rocker di Long Branch dopo il capolavoro "Nebraska" (20 Settembre 1982) ci riprova, e consegna al mondo della musica un vero e proprio capolavoro: "Born in the U.S.A." (4 Giugno 1984).

Esattamente 33 anni fa supera la 79^ settimana di fila in vetta alla classifica degli album più venduti al mondo, battendo "Thriller" di Michael Jackson che deteneva il primato con 78 settimane.

"Born in the U.S.A." è un viaggio a cento all'ora negli Stati Uniti del Sud. E' un album da Road 66 e da calura estiva. Un rock graffiante, ruvido e rauco, ma allo stesso tempo pieno di energia in pieno stile Springsteen, che alterna ai suoni country del Sud di "Cover Me", momenti di intimità musicale come "I'm On Fire" e "Dancing In The Dark". Quando Jack Kerouac percorse le strade del nuovo mondo trovò nel bebop di Gillespie la sua colonna sonora, se il grande scrittore avesse dovuto ripercorrere nei 70 gli Usa avrebbe sicuramente trovato in quest'album un ottimo compagno di viaggio.

E' l'album di maggior successo commerciale del Boss con 15 milioni di copie vendute solo negli Stati Uniti ed altrettante a livello mondiale.

Ad oggi è uno dei dischi rock più apprezzati di sempre.