Il Museo Accorsi - Ometto, che ospita la collezione del “principe degli antiquari” Pietro Accorsi, è aperto al pubblico dal 1999. Si tratta di una casa-museo squisitamente arredata dal cavalier Giulio Ometto, Presidente dell’Istituzione, secondo il gusto del Fondatore.

Una dimora nobiliare in cui si sono ricostruiti ambienti di straordinaria ricchezza e da cui il proprietario sembra appena uscito; spazi in cui mobili, tappeti, arazzi, oggetti e quadri sono messi in relazione tra loro per ricreare atmosfere di altri tempi. Il percorso espositivo è composto da 27 sale e ospita migliaia di oggetti prevalentemente settecenteschi. Tra le opere più rappresentative, è possibile ammirare il doppiocorpo di Pietro Piffetti, definito dalla critica “il mobile più bello del mondo”, firmato e datato 1738: un capolavoro di intaglio, intarsio e scultura che ha reso celebre l’artista in tutto il mondo.

Fin dalla sua apertura il museo inoltre ospita importanti mostre, principalmente volte alla conoscenza delle arti decorative, non tralasciando temi di interessi internazionale. Tra le mostre più recenti, le esposizioni dedicate al Divisionismo, al Futurismo e le personali di grandi artisti quali Gio’ Pomodoro, Giacomo Grosso, Giovanni Battista Quadrone, Alberto Pasini.