Piazza San Carlo è una delle più importanti piazze del centro storico di Torino. Spesso soprannominata dai torinesi il "salotto" della città.
Al centro si erge il Monumento a Emanuele Filiberto di Savoia, opera di Carlo Marochetti del 1838, detta Caval ëd Bronz, che raffigura il duca nell'atto d'inguainare la spada dopo la vittoria di San Quintino. È circondata da edifici storici.
La vita politica piemontese del passato si svolse soprattutto sotto i portici di questa piazza, o per meglio dire nei suoi famosi caffè, frequentati da reali, nobili e scrittori. Il più storico è il Caffè San Carlo (lato occidentale della piazza, sotto i portici), primo locale in tutta Italia ad avere l'illuminazione a gas: serviva a valorizzare gli stucchi e le statue che lo arredano. Fu frequentato da politici quali Cavour o Giolitti.
Altro elegante locale è il Caffè Torino, sotto i portici occidentali, quasi all'angolo con via Alfieri; fu frequentato da altri personaggi famosi come, ad esempio, Cesare Pavese o Alcide De Gasperi. Una particolarità di questo caffè è il piccolo toro rampante in ottone, simbolo del capoluogo piemontese, incastonato nel 1930 sulla pavimentazione davanti all'ingresso: una bizzarra tradizione torinese, probabilmente ereditata da un'altra simile relativa al mosaico di un toro sul pavimento della Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, vuole che calpestare con il piede i suoi "attributi" porti fortuna.
La Confetteria Stratta, al civico 191 (lato orientale), sorse nel 1836, ed è ancor oggi nota in tutta la penisola per i suoi prodotti, dove dietro la sua austera vetrina rivive la tradizione dolciaria di Torino e del Piemonte.