Sebbene le prime notizie scritte su questo borgo, anticamente chiamato Vicociolus, diminutivo del latino VICUS (che presso i romani indicava un insieme di case sia urbane che rustiche), siano contenute in alcuni documenti della fine del XII secolo, le sue origini sono più antiche: sicuramente, infatti, fu abitata già in epoca romana, come testimoniato, oltre che dall'etimologia del toponimo, dal rinvenimento di alcune monete databili al III secolo d.C. Ceduta dai lodigiani ai milanesi a seguito del trattato di pace tra le due città del 1198, rimase da allora tra i possedimenti del capoluogo lombardo.
Alla guida del feudo furono i Visconti, Giovanni Francesco Bascapè nel XVI secolo e, nell'Ottocento, Sofia Predabissi, il cui cognome, nel 1863, entrò a far parte del toponimo. Vani sono stati i tentativi di aggregarla al comune di Melegnano: gli ultimi due risalgono all'era fascista e al 1946.
Dal punto di vista monumentale, oltre alla chiesa parrocchiale, spicca la chiesa di Santa Maria Assunta, costruita, in stile romanico, nella località di Calvenzano dai monaci cluniacensi sul finire dell'undicesimo secolo e sottoposta nel corso dei secoli a più rifacimenti; di pregevole fattura è il portale, sul quale sono scolpite diverse scene dell'infanzia di Cristo.