L’orto è lo spazio di riferimento a cui guardano i due suonatori. Perché l’orto è il luogo dove la parola è come un seme.

Che poi getta foglioline che sono note.

Che poi diventano piante in forma di canzone.

Qui crescono canzoni pop, rock e moderne che raccontano i vissuti di melanzane, peperoni e zucchine, e parlano degli stati d’animo dell’orticoltore, oltre a raccontare le storie di orti di personaggi famosi.

Il CONCIORTO sfrutta il proprio terreno a fini elementari di divertimento intensivo, avvalendosi per questo di tecnologie moderne (ototo, l’interfaccia arduino-based
che permette di trasformare oggetti di uso quotidiano in strumenti).

Bagini e Carlone suonano melanzane, carote, zucchine, cetrioli dolci, flauti traversi, sax e chitarre per dare vita a un concerto sostenibile, un vero “live in the garden”.