Puccini in lockdown è il titolo del Concerto ideato dalla Fondazione Festival Pucciniano con la Fondazione Orchestra Regionale della Toscana sotto la direzione artistica di Giorgio Battistelli, che sarà trasmesso in tre parti nei giorni 1, 4 e 8 maggio (streaming sulle piattaforme social FB e Youtube #festivalpuccini #orchestradellatoscana), realizzato dai musicisti dell’Orchestra del Festival Puccini e dell’Orchestra della Toscana. Due Orchestre, un Coro e solisti vocali, coordinati dal direttore Gianna Fratta, insieme per un evento a distanza a cui gli artisti affidano il messaggio di grande preoccupazione per tutti i lavoratori dello spettacolo dal vivo bloccati dal terribile Covid 19. Un messaggio di apprensione, ma anche la voglia di far sentire la propria voce e la propria ansia di lavoratori sui quali a oggi aleggia la più grande incertezza su quando potranno tornare a fare musica.  “Il primo maggio è anche la nostra festa, la musica è il nostro lavoro e questo concerto esprime  la volontà di continuare,  seppur in condizioni diverse e nel rispetto delle norme imposte dall’isolamento, a coltivare la passione e la voglia di fare musica”.

Oltre 50 musicisti delle due orchestre hanno partecipato alla realizzazione dell’evento, insieme a 19 artisti del  Coro del Festival Puccini, ai pianisti Francesco Barbagelata e Elisa Montipò  e a due grandi solisti, il soprano Valeria Sepe che la scorsa estate ha incantato il pubblico di Torre del Lago con la sua interpretazione della schiava Liù, e il tenore dei bis Amadi Lagha, interprete anche la scorsa estate a Torre del Lago  del ruolo di Calaf. A dirigere questo concerto virtuale sarà la bacchetta di  Gianna Fratta che così introduce il programma: “Il Coro a bocca chiusa è il coro dell’attesa. In queste note il Maestro Puccini ha saputo descrivere in modo plastico, quasi tangibile, il sentimento di una donna; “O mio babbino caro”, l’aria del convincimento, quella di una figlia che vuole persuadere suo padre Gianni Schicchi a trovare una soluzione, “Firenze è come un albero fiorito”, una grande metafora in cui Firenze viene paragonata a un albero fiorito che ha tronco e fronde in piazza della Signoria, ma che trae le sue forze da radici che partono da ben più lontano”.

CORO A BOCCA CHIUSA CON LA MASCHERINA – Puccini in lockdown è diviso in tre parti: il primo maggio (ore 12.00)  protagonista sarà il Coro del Festival Puccini che ci regalerà lo struggente “Coro a bocca chiusa” da Madama Butterfly eseguito indossando le mascherine chirurgiche per sottolineare il tempo del Covid. Il 4 maggio sarà invece Valeria Sepe a interpretare l’aria “O mio babbino caro” da Gianni Schicchi, mentre l’8 maggio Amadi Lagha canterà”Firenze è come un albero fiorito” sempre da Gianni Schicchi, l’atto unico de Il Trittico ambientato a Firenze. Un omaggio anche alla Toscana  e proprio dalla Toscana della musica si leva questo messaggio #lamusicanonsiferma. Il complesso montaggio audio e video è stato realizzato da Luca Bimbi.  “Questo evento – dichiara la presidente Maria Laura Simonetti – fortemente voluto dal Cda della  Fondazione Festival Pucciniano è il nostro modo di reagire con la musica a questo momento di grande difficoltà, il nostro modo di connetterci con il mondo, virtualmente, per condividere quelle emozioni che solo la musica ci sa dare e quanto mai necessarie in questo periodo di  un’esistenza stravolta. Ringrazio quanti hanno collaborato e contribuito a realizzare questa epica impresa, l’Orchestra della Toscana,  il direttore artistico Giorgio Battistelli, il direttore generale Franco Moretti, il direttore musicale Alberto Veronesi, gli staff delle due istituzioni  e gli artisti tutti”.