Evento gratuito, prenotazione obbligatoria qui.
Four Women era una bellissima canzone di Nina Simone del 1967, ritratto di quattro donne afroamericane, segnate dalla fatica del quotidiano e dal colore della pelle.

Quattro donne è l’affresco di altre quattro donne, molto diverse da loro, ma unite da una sensibilità fuori dal comune. Quattro donne che non ci sono più, ma che sono invitate da un improbabile angelo-messaggero a raccontare la propria storia di vita davanti a un pubblico ogni sera diverso. A una di loro, una sola di loro, verrà data la possibilità di tornare sulla terra. La prescelta potrà decidere se portare avanti quello che aveva iniziato in vita, se tornare sulla terra sotto nuove vesti, se aggiungersi anni, togliersene, se dare semplicemente un ultimo abbraccio a una persona cara o se cambiare radicalmente attività e amici e ricominciare tutto da capo.

Lo spettacolo mescola momenti di riflessione e commozione ad altri di ironia e puro divertimento.

Chi sono queste 4 donne?

Pannonica De Koenis, mecenate del jazz senza la quale Thelonius Monk non avrebbe mai cambiato faccia alla musica; Maryam Mirzakhani, matematica iraniana che, dando semplicità agli spazi complessi, è diventata a 37 anni la prima donna a vincere la Medaglia Fields, che è il Nobel per i matematici; Suzanne Lenglen, straordinaria tennista francese, soprannominata La Divine, perché dettava legge sul campo, nella moda e nel costume, però fragile e incerta nel suo vivere.

Poi irrompe sulla scena una stramba portiera di uno strambo motel, puntino sfuocato nel nulla, che non ha ancora realizzato qualcosa di memorabile nella vita, ma che è sicura di poterlo fare un giorno e chiede che le venga data una possibilità.

La chiave di volta di questo spettacolo è che sarà proprio il pubblico, attraverso un’originale votazione, a decidere quale donna far tornare sulla terra, dovendo scegliere tra quella che ha prediletto la cultura, la scienza, lo sport o quella che ha avuto una vita semplice, senza scossoni, ma che promette che utilizzerà al meglio il proprio tempo e realizzerà qualcosa di grandioso, anche fosse semplicemente mettere in piedi una bella famiglia.

Quattro donne così diverse eppure così uguali, che si riconoscerebbero tra mille e si cercherebbero tra loro anche senza conoscersi, se solo si trovassero nella stessa stanza, nello stesso tempo. Ecco perché, sembra quasi che a un certo punto, sommando le loro caratteristiche, emerga una quinta figura femminile: una donna universale, forte e fragile, unica e non replicabile.

Chiara Buratti non si limita a raccontare queste donne: diventa ognuna di loro, assistita dallo stralunato angelo Tommaso Rotella.

Ogni performance sarà arricchita dalle sonorizzazioni dal vivo di Antonio Gatti, che proporrà, di volta in volta, in tempo reale, elaborazioni di voce e musica e plasmerà nuovi DNA sonori per rendere unico e non replicabile ogni spettacolo.